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DAL 1945 AL 1985: 40 ANNI DI TRASFORMAZIONI SOCIALI E DI PROGRESSI NELLA QUALITA DELLA VITA
La rinascita del Comune di S. Giusto, come per tanti altri Comuni, parte da quel mota di liberti, che, iniziatosi nell'aprile del '45 con la elezione, da parte del Comitato di liberazione, a primo Sindaco di S. Giusto dopo la guerra, del Sign. Giacomo Cerutti, ha rilanciato lo spirito di iniziativa della popolazione.
Cessati gli incubi e le paure della guerra civile, che non solo intristivano l'esistenza, ma impedivano qualsiasi attivita che non fosse intesa alla semplice sopravvivenza, la gente usciva finalmente allo scoperto, spinta da una incredibile smania di vivere e di recuperare gli anni della forzata interruzione. Tornavano i balli a palchetto, riprendevano rinnovato vigore le feste tradizionali, si ritrovavano i giovani, desiderosi di coronare i loro lunghi sogni d'amore e di dare inizio ad una nuova generazione, che fosse di pace e benessere, dopo tante privazioni e sofferenze.
In questo clima di attesa e di slancio trovo la sua piena coscienza quella caratteristica, tipicamente sangiustese, che e lo stimolo all'iniziativa, espressione di forza e di capacita creative. C'erano tutti i presupposti per riorganizzare democraticamente la comunita sulla base delle libere istituzioni ritornate in vita, diventate gia conquista di valori.
II 29 aprile 1945, nella vecchia sala comunale, si riunisce il Comitato Esecutivo di Liberazione Nazionale con l'intervento dei Sigg. Cerutti Giacomo, Boggio Carlo, Tapparo Bartolomeo, Gioannini Bartolomeo, Pastore Pietro, Cerutti Giuseppe. 11 Comitato procede senz'altro alla nomina della nuova Amministrazione Comunale, che risulta cosi costituita:
1) Cerutti Giacomo (Comunista) - Sindaco
2) Cerutti Giuseppe (Socialista) - Assessore Anziano, Vicesindaco 3) Pastore Pietro (senza partito) - Assessore Effettivo
4) Boggio Carlo (Democristiano) - Assessore Supplente
5) Tapparo Bartolomeo (Liberale) - Assessore Supplente
6) Gioannini Bartolomeo consigliere
7) Castellano Giorgio consigliere
8) Ferrando Domenico consigliere
9) Ozzello Giovanni consigliere
10) Ozzello Antonio consigliere
11) Sansoe Bartolomeo consigliere
12) Plazio Giuseppe consigliere
13) Bonomo Domenico consigliere
14) Cappo Antonio consigliere
15) Nigra Antonio consigliere
La nuova Amministrazione assume provvisoriamente ogni gestione del Comune fino alla nuova costituzione dell' Amministrazione Comunale, che sara eletta a suo tempo.
Deve, come primo atto di giustizia, riparare ai torti fatti alla popolazione dalle truppe tedesche, che, di passaggio nel Comune in occasione della loro ritirata, l'11/4/1945 compirono le ultime violenze prelevando alcune bovine senza corrispondere alcuna somma.
I possessori, che ne furono spogliati, rec1amarono di essere giustamente indennizzati. L' Amministrazione Comunale, ritenuto che le truppe germaniche avevano lasciato a diversi concittadini alcuni equini in compenso di somministrazioni di fieno, paglia e cereali ad esse fatte, ma che il valore degli equini superava d'assai l'importo delle somministrazioni fatte da certi consegnatari, penso di ricuperare una discreta somma, con la Quale potere, prima di ogni cosa, indennizzare i fornitori delle suddette somministrazioni, e disporre poi della rimanenza per il pagamento delle bovine prelevate.
Delibero pertanto di vendere a mezzo di precettazione e di asta pubblica i succitati equini, fino a ricavare una somma sufficiente per coprire la somma occorrente al risarcimento dei danni, ammontanti a parecchie centinaia di migliaia di lire.
Nel periodo di transizione, dalla liberazione alIa prima consultazione elettorale democratica, avvenuta l'anno successivo (1946), i nuovi amministratori comunali (Sindaco Cerutti Giacomo) riuscirono con un'azione unitaria ad ottenere, quale primo atto del riordino amministrativo, il trasferimento del Comune dalla Provincia di Aosta alIa Provincia di Torino. (I giovani non possono sapere che, nel passaggio stradale dal Comune di Foglizzo, sotto la Provincia di Torino, a quello di S. Giusto, ancora sotto la Provincia di Aosta, letteralmente si saltava, da un piano asfaltato ad un fondo stradale in terra battuta, tutto sconnesso e a pietre sporgenti: il territorio del paese era proprio l'ultima e abbandonata propaggine del capoluogo Aosta distante oltre 100 Km.). I Sindaci dei 25 Comuni dell' Alto Canavese si appellarono a tutte le autorita governative inviando la sotto riportata deliberazione, che rispecchia lo stato di disagio delle popolazioni per l'appartenenza alIa Provincia di Aosta e chiede il ritorno alIa Provincia di Torino, alIa quale appartenevano e gravitavano per interessi economici, amministrativi, politici, militari e giudiziari. Non tralasciarono di mettere nella giusta evidenza i meriti della popolazione, appena uscita da una dura prova di guerra partigiana: "L'Alto Canavese ha dato tale contributo di sangue dei suoi migliori figli alIa lotta di Liberazione, che e sicuro di trovare negli Organi Governativi la massima comprensione per il ripristino di una situazione di giustizia alIa quale le popolazioni aspirano".
I Sindaci di 25 Comuni dell'Alto Canavese riuniti in Castellamonte si propongono di esporre a chi di ragione, con la sicurezza di essere ascoltati, le giuste aspirazioni delle popolazioni da essi amministrate e precisamente per quanta riguarda la loro dipendenza politica amministrativa giudiziaria.
Essi fanno osservare: Da anni, per non dire da secoli, tutta la regione dell'Alto Canavese faceva parte della Provincia di Torino e sempre aspiro ad entrare in quella sfera per competenza politica amministrativa -giudiziaria.
In tale senso furono presentati memoriali, che chiaramente dimostravano come a Torino (centro naturale) tendevano e tendono più che mai gli interessi di queste popolazioni, le quali accedono a quella citta per gli affari, i commerci, l'istruzione e per ogni altra loro occorrenza.
La gravitazione verso Torino e stata facilitata fin dal 1888 con la costruzione della Ferrovia Centrale del Canavese, alIa costruzione della quale tutti i Comuni contribuirono finanziariamente, con la sicurezza che mai sarebbero stati separati da quella Provincia, non solo, ma che anzi una opportuna rettifica delle circoscrizioni territoriali avrebbe anche portata la nostra plaga nella giurisdizione distrettuale giudiziaria di quella Città.
II cessato regime, con la prepotenza che lo contraddistingueva, dopo aver soffocato ogni insistenza, reclamo e resistenza per il passaggio a quel Capoluogo di tutti gli Dffici amministrativi e giudiziari, staccava addirittura tutto l' Alto Canavese dalla Provincia di Torino per aggregarlo alIa nuova Provincia di Aosta.
Dal 1927 in poi tutta questa regione subi la conseguenza di tale nuova aggregazione ad un Capoluogo di Provincia che dista fra i 100 ed i 150 chilometri dai paesi rappresentati, con conseguenti disagi di viaggio e di soggiorno e relative spese.
Gli avvenimenti odierni nella Valle d'Aosta esimono dal sottolineare quale divario di interessi ci dividono da quella Provincia.
Per confermare l'incongruenza delle attuali giurisdizioni amministrative-politiche-giudiziarie bastera citare i Comuni di S. Giorgio, S. Giusto, Aglie, Lusiglie, i quali venivano stralciati dalla Provincia di Torino per essere aggregati alIa Provincia di Aosta (1927).
Questi Comuni (per dare una piccola dimostrazione della realta), pur avendo un'assoluta continuita territoriale, dipendono da Castellamonte per l'Ufficio del Registro, da Caluso e da Strambino per la Pretura, da Cuorgne per l'Ufficio Distrettuale delle Imposte, ecc.
Mancano poi di qualsiasi mezzo di comunicazione per accedere a Ivrea, dove esiste il distretto Militare ed il Tribunale di competenza territoriale.
Da questo stato di cose anormale ne deriva un enorme disagio materiale aIle popolazioni dell'Alto Canavese, che tutte si trovano in queste condizioni e che hanno bisogno di vedere finalmente esaudite le aspirazioni di tutti i tempi, ossia di trovare nell'unico centro, a cui sono collegate dai mezzi di trasporto, la possibilita di sbrigare le loro occorrenze amministrative-giudiziarie e politiche.
Lontani da Torino 42 chilometri soli; uniti a Torino dalla Ferrovia e da tutti gli altri legami storici e culturali e politici; solo da una politica senza precedenti ed appoggiata dalla compiacenza di improvvisati ed interessati gerarchi della zona, potevano questi Comuni essere messi in una situazione cosi disagevole.
Pertanto:
I Sindaci convenuti deliberano di espletare, tanto in unione fra di essi come singolarmente, ogni possibile azione presso il Governo Centrale affinche le aspirazioni delle popolazioni rappresentate si realizzino al più presto.
E finalmente, in conseguenza della creazione del nuovo Ente "VALLE D' AOSTA" (D. 7/9/1945), la circoscrizione territoriale dell'ex Circondario di Ivrea, in data 5/1/1946 ritorna aIle dipendenze della Provincia di Torino. II Comune di S. Giusto non e più l'ultimo paese della Provincia...
Nel 1946 si tennero le prime elezioni amministrative: prima le elezioni amministrative, poi le politiche; era quanta avevano preferito i rinati partiti politici nelle discussioni post-liberazione, nell'intento di rimandare il più possibile le elezioni per la Costituente (a cui era unito il voto suI problema istituzionale).
Nella domenica 31 marzo si sono svolte nel nostro paese le elezioni amministrative in un clima di vera liberta, le prime che si siano tenute dopo la ventennale parentesi fascista. Per la maggior parte della popolazione e specialmente per i giovani cresciuti e vissuti durante un triste periodo di storia patria, e quindi ignari di democrazia, dette elezioni offrivano una nota di spiccata curiosita infantile, in quanta cosa mai vista, oppure improntata ad alcunche di nebuloso e indefinibile.
Queste le sensazioni, espresse sull'organo locale "La Vas del Zerb". Molti hanno atteso la data dele elezioni per arricchire la propria esperienza con qualcosa di nuovo 0, se non proprio di arricchire, di riscoprire dai recessi reconditi i ricordi di un tempo passato, allorche queste elezioni gia si facevano liberamente con il concorso di ogni singolo cittadino. Era una soddisfazione scorgere la folIa dei votanti riversarsi gioiosa e trepidante verso i seggi e attendere con fiducia e pazienza il proprio turno. Quante vecchiette, che forse da tempo non uscivano di casa, sono corse a compiere il loro dovere civico!
II 7 aprile 19461a seduta pubblica del nuovo Consiglio Comunale ci diede il primo Sindaco democraticamente eletto, il Sig. Vercelli Giovanni, rimasto in carica fino aI 16/3/1947.
Intanto, malgrado faticose e complicate manovre (tra cui l'abdicazione di Vittorio Emanuele III per consoli dare la posizione della dinastia sabauda e del figlio Umberto II, il "Re di Maggio": dal 9/5/46 al13/6/46), si giunse aIle elezioni politiche, il 2 giugno 1946, in cui si voto non solo sulla struttura deIl'Assemblea Costituente, ma anche, mediante un "referendum", sulla permanenza o meno della Monarchia.
Risultato fu che due milioni di elettori costituirono la maggioranza in favore della Repubblica. (Anche la popolazione di S. Giusto si rivelo repubblicana: 765 votarono in favore della Repubblica e 503 in favore della Monarchia).
Tanto basto perche in Roma il18 giugno 1946 si proclamasse ufficialmente la Repubblica e nella stesso mese iniziassero i lavori dell' Assemblea Costituente, per varare il testa della Costituzione Repubblicana (Approvato il 22/XIII1947, entrato in vigore Ia gennaio 1948).
Una singolare deliberazione comunale del Sindaco Vercelli "stabilisce che, salvo casi eccezionali e giustificati, non venga concessa la residenza ad estranei". La disposizione si rese necessaria per il fatto che continuamente ailluivano in paese persone provenienti da altri Comuni senza gravi motivi, per di più senza un'occupazione fissa e possibilita di lavoro e sufficienti mezzi di sussistenza: cosa che era causa di continue noie e lamentele da parte della popolazione.
A partire dal 17 marzo 1947, in seguito alle dimissioni del Vercelli, venne nominato Sindaco l' Assessore Castellano Giorgio.
Apportate le più urgenti variazioni toponomastiche
(da: Via M. Gioda a: Via Monte Grappa, da Via Littorio a Via Vittorio Veneto da Via 28 Ottobre a Via 25 Luglio da Via Martiri Fascisti a Via della Liberta),
l'Amministrazione Comunale avvio le pratiche preliminari per l'impianto di un moderno peso pubblico di grande portata, adatto sia per la pesatura di veicoli a trazione animale, sia di autoveicoli. Nel paese esisteva soltanto un antico peso pubblico "a ponte bilico" di proprietà privata, di limitata portata e piccole dimensioni, non più rispondenti alle nuove esigenze agricole e commerciali, situato in Via Liberta davanti al negozio Pastore. Per il finanziamento dell'impianto del progettato peso pubblico comunale si deliberava vendita di terreni comunali in regione Perassone. Le pratiche andarono per le lunghe.
Si dovette arrivare al 18/1/1952, doe alle nuove elezioni amministrative del lo giugno 1951, perche, con il nuovo Sindaco Canto Pietro, si potesse finalmente vedere collaudato l'attuale peso pubblico comunale, dotato di moderno meccanismo e impiantato su progetto del Geom. Ellena Giorgio, Tecnico Comunale.
II prezzo complessivo risulto di L. 1.560.000.
Il suo funzionamento, regolato da apposito regolamento, diede subito un notevole impulso aIle operazioni del mercato settimanale fisso, istituito fin dal1949 per la ricorrenza del giovedi, "giorno che non potrebbe recar danno ai mercati tenuti dai Comuni limitrofi" (Del. 13/5/49).
L'Amministratore Conto, sempre per incrementare lo sviluppo dell'economia rurale, volle aggiungere, a quella primaverile, una seconda manifestazione fieristica, istituendo una seconda fiera, detta "Autunnale", per il terzo lunedi del mese di settembre di ogni anno, con esposizione del bestiame e delle macchine agricole.
Si occupo, quindi, del riassetto e della sistemazione delle molte strade interne, ancora tutte con fondo in terra battuta e quanto mai bisognose di ricorrenti opere di manutenzione, specialmente dopo la stagione invernale.
Ad alcune strade si ritenne opportuno cambiare la denominazione:
1) Via M. Gioda non fu più chiamata Via Monte Grappa, ma Via Vercelli
2) Via Littorio non più Via Vittorio Veneto, ma Via Novara 3) Via Simula divenne Via Asti
TOPONOMASTICA LOCALE
La toponomastica di S. Giusto ha, evidentemente, una storia assai tormentata: nomi che passano, nomi che arrivano.
Si direbbe che ogni Amministrazione lascia la propria impronta.
In realta, a parte le imposizioni di regime o le opportunita dettate dalla politica di potere (Quanti nomi di vie e piazze sono stati stabiliti o suggeriti dall'alto, a celebrazione di eventi o personaggi nazionali!) il Comune di S. Giusto ha dovuto spesso ridisegnare il proprio territorio residenziale: l'antico Gerbo e divenuto un centro abitativo; nuove strade sono state formate, e sempre nuove vie hanno tracciato i nuovi insediamenti urbani.
La toponomastica locale, pur seguendo il criterio di conservare il piu possibile i nomi di carattere o derivazione locale, ha dovuto necessariamente arricchirsi in conformita alle direttive ministeriali. Ma nomi, come Via Gobbo del Forno, Via del Putto, Vicolo della Delizia, Vicolo Giulio, Via Bertot, Vicolo Piola, Vicolo Regis, Via del Molino, Via Gatto, Via Pilone, Via Garimonda, Vicolo Gioga, Vicolo Callier, Vicolo Zanna, Vicolo Berchetto, Vicolo Pastore, Vicolo Giorgina, Vicolo Ellena, Vicolo Boget, Vicolo Cuggi, Vicolo Sansoe, Via Grametti, Via Gioannini, Vicolo Guglielmo, Via Enrico, Strada del Ruale, Vicolo lano, Vicolo Caso, Via Tana, Vicolo Serazio, Via Merzadio, Vicolo Defilippi, Vicolo Bardina, Vicolo Verga, Vicolo Bono, Via Tapparo, Via Cappo, Vicolo Petrini, Vicola Marengh, Vicolo Bairo, Vicolo Vie, Via Gattero, Vicolo Mattia, Viale Malpiardo, Vicolo Bona, Vicolo Con to, Vicolo Regina, Viale Sottocosta, Via Cerutti, Vicolo Ozzello, Via Dezzutti, Via Margherio, Vicolo Fiorina, Via Javello, Vicolo Ubertalli, Via Boschetto, Vicolo Nigra, Via Vigliocco, Vicolo Gamogna, Vicolo Castelletto, Vicolo Bertetto, Vicolo Romana, Zona Brik, ecc., sono tutti dal calore tipicamente locale, o patronimici o di derivazione ambientale, che non fanno parte della toponomastica di altri Comuni. Si riconoscono in essi le regioni, i soprannomi, i cognomi delle antiche famiglie di S. Giusto; e fanno parte della nostra storia e tradizione. Sono la documentazione delle origini, quotidianamente sotto gli occhi perche sono toponimi veri e propri, riferibili soltanto ai nomi di una determinata comunita. In virtu di questa caratteristica essi hanno acquistato nel tempo un significato fossile, di autentiche etichette, utilissime per la ricostruzione storica della vita del Comune.
Con l'avvento del nuovo Sindaco Cappo Maestro Giuseppe (nominato nel 1956 e rieletto nel 1960) abbiamo finalmente un periodo di continuita amministrativa (8 anni) di piu ampio respiro e tale da superare le opere di ordinaria amministrazione e riordinamento della vita comunale.
Cronologicamente vanno richiamate le opere di maggior rilievo:
1957:
- Riordinamento dell'archivio comunale, completato nel 1959.
1958:
- Impianto di pompa pubblica nella Piazza della Chiesa;
- impianto di pompa idrica nel Cimitero;
- cessione di area di terreno comunale per la costruzione del fabbricato INA-CASA, con pubblici servizi;
- approvazione e collaudo del 1" lotto di loculi cimiteriali.
1959:
- Donazione all'Asilo del reliquato di terreno comunale fiancheggiante;
- sistemazione della facciata del Cimitero, Quale si presenta attualmente.
1961:
- Ampliamento e potenziamento della rete di illuminazione pubblica; divieto di sosta agli zingari. 1962:
- Sistemazione e tinteggiatura dell'intero edificio delle scuole elementari.
1963:
- Rifusione della campana maggiore, fornitura sostegno delle campane e comandi elettromagnetici, posa in opera dell'orologio pubblico della torre campanaria con illuminazione delle ore;
- alienazione di terreno comunale per la costruzione dello stabilimento della Ditta TOFFALl; impianto di illuminazione pubblica ad incandescenza lungo la via principale (Via 25 Luglio);
- adesione al consorzio della scuola media unificata d'obbligo con sede nel Comune di Foglizzo.
1964:
- Costruzione della 2° edicola funeraria comunale (Progettista Arch. Mario Actis Perinetti);
- sistemazione strada comunale del Boschetto e sistemazione della strada comunale S. Giusto-Cortereggio (allargamento e bitumatura);
- cessione di pietrisco comunale per la costruzione dell'autostrada e formazione delle due cave di Via Berchetto e Via Aosta, destinate a pubbliche discariche.
Il decennio di amministrazione pubblica del Sindaco De Marchi Prof Carlo (eletto nel 1964 e rieletto nel 1970) e contrassegnato da un fortunato rilancio di opere pubbliche e di prestigiose attivita, che sono valse a richiamare l'attenzione del potere politico e il suo sostegno alle nostre iniziative. Uscita dall'isolamento, l'Amministrazione ebbe il tempo di portare a termine le seguenti più importanti realizzazioni, in ordine cronologico:
1965:
- Ripristino del Carnevale Sangiustese con l'istituzione delle due tipiche figure del TIRAPERE e della GERBOLINA, assunte quali maschere strapaesane, lanciate dall'organo di stampa locale "IL TlRAPERE" (Gazzettino mensile 1964-1974);
- erezione del Monumento ai Caduti di tutte le guerre (Arch. Ing. Plinio Cottafava, scultore Prof. Marco Gastini) con solenne e memorabile manifestazione di inaugurazione sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica (7/XI/65);
- sistemazione della Piazza della Chiesa a pubblico giardino con posa di lapide commemorativa (La posa dei cubetti di porfido, dona del Comune di Torino, e opera del selciatore o "sternighin" Orazio Sissia);
- installazione di un parafulmine radioattivo suI campanile;
- approvazione di un regolamento per l'irrigazione dei terreni extra-urbani;
- approvazione della revisione delle concessioni cimiteriali (pianta planimetrica e numerazione delle tombe di famiglia);
- sistemazione urbanistica della piazza del peso (Piazza Don Giovanni Scapino): costruzione di gabinetti pubblici con permuta di terreno con il beneficio parrocchiale.
1966:
- Apertura della nuova Dipendenza della Cassa di Risparmio di Torino in S. Giusto: I" Direttore il Rag. Tonino Defilippi;
- costruzione del nuovo Centro Sportivo Comunale (inaugurato e dedicato al "Dott. FRANCO CERUTTI" l'anno successivo);
- sistemazione della Piazza S. Giovanni Bosco a parco-giochi permanente per bambini attor no al monumento al Santo (Statua donata dal Prof. De Marchi Carlo ed eseguita, su forma del Cellini, dal Sig. Giovanni Tapparo).
1967:
- Rinnovamento delle alberate comunali: ab battimento delle vecchie acacie e messa a dimora delle nuove allee di tigli e "prunus" alternati ad aceri secondo un piano di risistemazione di tutti i viali;
- sistemazione delle strade del concentrico mediante bitumatura del manto stradale con il contributo della Provincia (Ditta BlTUX);
- eliminazione della vecchia strada in terra battuta (senza nome) tagliante obliquamente il gerbido della Tana e costruzione della nuova Via Massimo D' Azeglio con manto asfaltato.
1968:
- Costituzione del Consorzio per la manutenzione dei fossi di irrigazione siti nel Comune (Tecnico il Geom. Luigi Peila);
- erezione di una fontana luminosa spartitraffico al centro dell'abitato.
1969:
- Fornitura del Gonfalone Comunale;
- canalizzazione delle acque piovane della piazza (Via Liberta) e di Via Pilone, primo tentati vo di fognatura bianca;
1970:
- Costruzione del nuovo Palazzo Comunale su progetto del Geom. Piergiorgio Cantello (Esecuzione dell'impresa Ghedin Andrea di Rodallo): importo totale di appalto: L. 24.168.268;
- costruzione di palestra all'aperto ad uso Scuole Elementari;
- approvazione del progetto di massima per la costruzione di una rete pubblica di fognature (Progettista Ing. Giovanni Ellena).
1971:
- Sistemazione della Piazza del Municipio (Progettista Geom. Piergiorgio Cantello) e costruzione di capannone retrostante per deposito attrezzi e ritiro pompa-antincendi; centri luminosi fluorescenti nella Piazza;
- approvazione del progetto di massima per la costruzione del civico acquedotto (Progettista Ing. Giovanni Ellena);
- consolidamento del cupolino del campanile sbrecciato dal fulmine.
1972:
- Installazione su basamento monumentale di un cannone residuato di guerra ottenuto dal Gen. Walter Paviolo, a ricordo della consegna della decorazione di Cavalieri di Vittorio Veneto ai nostri Ex Combattenti della prima Guerra Mondiale 1915/18.
1973:
- Istituzione di un primo servizio di nettezza urbana affidato al Sig. Boggio Bartolomeo;
- impianto di illuminazione notturna del Centro Sportivo (stato finale).
1974:
- Nuova strada comunale detta Grametti sistemata con bitumatura;
- opere progettuali di ampliamento del Cimitero e di costruzione di tombe di famiglia (Acquisto del terreno occorrente);
- lottizzazione delle zone previste dal nuovo Piano Edilizio Comunale redatto dall'lng. Giovanni Ellena;
- assunzione di un mutuo di L. 58 milioni per la costruzione dell' Acquedotto Municipale (1" lotto) e di L. 93 milioni per la costruzione della Fognatura Comunale (1" stralcio);
- approvazione del nuovo insediamento industriale della Ditta MOTTURA;
- celebrazione dei primi matrimoni civili in Municipio;
- istituzione del servizio di illuminazione votiva nelle cappelle del Cimitero.
L' Amministrazione Comunale, sotto la guida del Sindaco lng. Franco Amateis (28/6/7 5 - 20/6/80), dopo una prima fase di normale assestamento, si trovo ad affrontare gli onerosi impegni di esecuzione delle gia deliberate grandiose opere pubbliche, quali le fognature e l'acquedotto, capaci da sole a rendere benemerita una amministrazione. Sono opere di primaria importanza, che non si esauriscono in un quinquennio, tanto più se si pensa all'estensione territoriale di un paese come il nostro: una pianura extramorenica di 965 ettari, pari a kmq. 9,65, su cui si distribuiscono le abitazioni, dalla periferia al centro. I nostri antenati, e, senza andar lontano, gli stessi nostri anziani, mai avrebbero immaginato possibile una superba realizzazione del genere. Eppure, di stralcio in stralcio, di lotto in lotto, con l'assunzione di una sequenza di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, la costruzione della fognatura comunale e la costruzione dell'acquedotto municipale, sotto la guida teenica dell'lng. Giovanni Ellena, fu felicemente avviata e in gran parte realizzata, a partire dall'ottobre dello stesso 1975.
1976:
- Lavori per la formazione di un campo di pallacanestro e campi di bocce al Centro Polisportivo Comunale.
1977:
- Istituzione di una biblioteca pubbliea comunale eon norme statutarie per il suo funzionamento.
- Ristrutturazione dei locali dei servizi igienici nell'edificio seolastieo elementare; adozione di un regolamento comunale di igiene e sanita; istituzione del servizio di medicina scolastica.
- Servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti solidi urbani.
- Completamento della rete distributiva di illuminazione pubblica.
1978:
- Seelta dell'area per la costruzione di un nuovo edificio scolastico elementare, non senza pareri contrastanti.
- Delimitazione del centro storieo urbanistico locale.
- Solenni festeggiamenti per il Bicentenario del Comune di San Giusto Canavese: pubblicazione, a cura del Comitato, di un agile e indovinato opuscolo commemorativo (n. 2000 eopie numerate), affidato alla redazione del Prof. Carlo De Marchi e alla stampa della Tipografia La Grafica di Caluso del eoncittadino Sig. Mario Defilippi.
1979:
- Terminata la costruzione del monumentale serbatoio dell'acquedotto, a fungo aerodinamico, arriva la prima acqua potabile.
- Costruzione del nuovo edificio scolastico elementare, in armonia e nell'area delle vecchie scuole, al centro dell'abitato.
- Aggiornamento della numerazione civica e dell'onomastica stradale in preparazione del 12° censimento generale della popolazione 1981.
il 20 giugno 1980 la guida del Comune passava al Sindaco Sergio Fiorina, gia segretario del consorzio intercomunale S. Giusto-Lusiglie dal1956 al1971 e dal1971, in seguito a concorso nazionale,segretario generale del Comune di Cirie. La scelta non poteva essere più felice, in quanto nessun altro al pari di lui era profondo conoscitore dei problemi amministrativi del suo stesso paese d'origine. Vi faceva ritorno per dedicare alIa popolazione la rara competenza acquisita nell'ormai lunga carriera della pubblica amministrazione (intrapresa a vent'anni) e per rinnovare quel suo giovanile entusiasmo che l'aveva portato in precedenza a diventare l'animatore e il capogruppo della sangiustese sezione A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini). I punti salienti del suo programma amministrativo sono cosi riassunti in queste sue dichiarazioni:
Le nostre linee programmatiche si possono compendiare in due parole: CONTINUITA e AGGIORNAMENTO. "Continuita" perchè vogliamo proseguire l'ottimo lavoro svolto dalle precedenti amministrazioni; aggiornamento per rendere il paese sempre più dotato di complete ed efficienti infrastrutture, di qualificati servizi sociali nell'ambito dell'istruzione, della sanita, dello sport, della cultura e del tempo libero. Ci proponiamo di continuare e possibilmente di portare a termine le opere di fondamentale importanza avviate in questi ultimi anni, di cui mi preme citare alcuni dati significativi:
- rete fognaria: realizzati 10.153 m!. di condotte con impianto di depurazione funzionante a fronte di una spesa che supera il mezzo miliardo di lire;
- acquedotto: installati 12.390 m. di tubazioni con pozzo, impianto di sollevamento e serbatoio pensile per una spesa che supera i 350 milioni di lire.
Sono cifre queste che, se rapportate al fatto che l'acquedotto serve attualmente soltanto un quarto della popolazione e la rete fognaria ancora meno, forniscono un quadro abbastanza preciso della singolare realta sangiustese: un paese sparso che presenta grossi problemi di urbanizzazione, ma anche notevoli vantaggi, quali il molto verde e gli ampi spazi in cui realizzare una serena vita comunitaria. Risulta indicativo dello sforza necessario per mantenere in efficienza le strade comunaIi e la relativa illuminazione il ricordare che esse hanno uno sviluppo di ben 33 chilometri! Un discorso a parte merita l'argomento "scuola": fino all'anno scolastico 1979/80, purtroppo, hanno funzionato nelle Scuole Elementari i doppi turni.
La passata amministrazione, ottenuto un contributo regionale di oltre 200 milioni per la costruzione di un nuovo edificio scolastico, ha lasciato l'opera in corso di ultimazione. E stato obiettivo primario dell'attuale amministrazione portare a compimento i lavori onde ottemperare alle scadenze prefissate. Attualmente la nuova costruzione, che sorge accanto alIa vecchia, e perfettamente funzionante.
L'Amministrazione ha inoltre avanzato, con delibera del 25/XI/80, richiesta al Ministero della Pubblica Istruzione di una sezione staccata di Scuola Media, onde ovviare ai disagi derivanti dalla migrazione giornaliera dei nostri ragazzi a Foglizzo: pratica brillantemente portata a termine, nonostante la comprensibile ed accanita resistenza opposta dalla sede principale.
Oltre a quello dell'istruzione, l'attenzione e stata rivolta alIa sistemazione di Piazza Gerbido (il cui più giusto nome storico sarebbe "PIAZZA DEL GERBO") ad area attrezzata per il gioco e il tempo libero; al piano di adeguamento della rete per il commercia fisso, ambulante e gli esercizi pubblici, con affidamento degli incarichi all'lng. Giovanni Ellena, Tecnico Comunale e dal1980 Sindaco di S. Giorgio Canavese.
Che l'attuale Amministrazione si sia impegnata al massimo per operare a favore della comunita con la necessaria solerzia e serieta lo dimostrano i fatti:
- i 2635 abitanti di S. Giusto del 1984 (Stiamo per tornare ai "records" storici dei 3000 alIa fine dell'800) sono tutti serviti di acqua potabile dell'acquedotto comunale e di una efficiente rete fognaria pubblica.
- Gli alunni della scuola elementare e della scuola media dell'obbligo dispongono di un proprio e moderno edificio al centro dell'abitato, e persino di un corpo insegnante del posto, professionalmente preparato e culturalmente valido, in gran parte di molo.
- Sistemata la Piazza Gerbido (o Gerbo) a parco-giochi, con il mantenimento del suo caratteristico e secolare manto erboso. - Completate le opere del Centro Polisportivo: completamento degli impianti. - Decorosamente sistemata l'area circostante gli edifici scolastici, dopo le ultime opere di ristrutturazione del vecchio edificio elementare e la dotazione di arredamento per il nuovo edificio scolastico.
- Acquisto di una autovettura "Panda-FIAT" per i servizi comunali (Sono passati i tempi delle "indennita di bicicletta" al medico e al messo).
- Ampliato e potenziato l'impianto di illuminazione a fluorescenza: viali illuminati a giorno dal centro alIa periferia; strade residenziali.
- Il Palazzo Municipale rivestito a nuovo, arredato con gusto, valorizzato al massimo, vero centro motore di tutte le pubbliche attivita.
- L'Amministrazione Comunale ha infine provveduto a dotare, tanto la Scuola Media che la Scuo la Elementare, di una PALESTRA PLURIUSO, che dovrà servire per tutte le associazioni sportive locali e per tutte le manifestazioni comunali.
I lavori, gia avviati, saranno ultimati entro l'anno 1985 e completeranno la nuova costruzione e ristrutturazione costituenti l'imponente complesso degli edifici scolastici.
A opere terminate, S. Giusto potra con giusto orgoglio vantare le più belle scuole dell'obbligo del Canavese, dedicate entrambe ai due poeti più significativi del Canavese: GUIDO GOZZANO di Aglie e NINO COSTA di Cirie.
I SINDACI DEL SEC. XX
1900-1905 SANSOE LUIGI
1905-1910 BERTOT DOMENICO
1910-1911 CASTELLANO GIACOMO
1911-1912 SANSOE LUIGI
1912-1914 BOGGIO ANTONIO
1914-1918 CASTELLANO GIOVANNI
1918-1920 SANSOE DOMENICO
1920-1923 DEFILIPPI GIUSTO
1923-1926 GIOANNINI CARLO
1926-1930 GUGLIELMINI FEDERICO - Podesta
1930-1932 GILAUDO MATTEO - Podesta
1932-1937 BOGGIO ANTONIO - Podesta
1937-1945 GIOANNINI DOMENICO - Podesta
1945-1946 CERUTTI GIACOMO - Sindaco C.L.N.
1946-1947 VERCELLI GIOVANNI
1947-1951 CASTELLANO GIORGIO
1951-1956 CONTO PIETRO
1956-1964 CAPPO GIUSEPPE
1964-1975 DE MARCHI CARLO
1975-1980 AMA TEIS FRANCO
1980-1985 FIORINA SERGIO
Accesso libero.
Pagina aggiornata il 28/10/2024